Il nostro benessere psico-fisico è garantito da un ambiente non inquinato, verde, fresco, a misura d’uomo, che offra spazi per il tempo libero. Vogliamo conservare le risorse naturali del nostro territorio, renderle accessibili alla popolazione, che possa trarne beneficio e sostentamento. Vogliamo un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e della ruralità tradizionale, che valorizzi la ricchezza sociale, culturale e genetica, sottolineando la peculiarità e unicità del territorio e dei suoi prodotti. Un territorio gestito in modo sostenibile nutre e garantisce la salute della propria popolazione con ricadute tangibili sull’economia. Solo unendo la questione sociale a quella ecologica si riuscirà a costruire una società armonica e sostenibile che superi il degrado determinato dallo sfruttamento capitalistico.

Di fronte allo scollamento tra istituzioni e popolazione, che pericolosamente si accompagna e si intreccia alle avvisaglie d’una crisi sociale, occorre restituire alla politica credibilità e prossimità ai problemi quotidiani. In tal senso è fondamentale promuovere attivamente la partecipazione popolare nel dibattito civile e perciò nell’elaborazione del “Ticino di domani”. Tale obiettivo, però, può essere raggiunto solo garantendo alcuni fondamentali presupposti: la tutela dell’associazionismo; la presenza di un servizio pubblico capillare che non risponda ai principi di redditività; l’integrità dell’amministrazione e degli enti pubblici; l’adeguamento delle modalità di funzionamento delle istituzioni alle nuove sfide e alle nuove circostanze storiche.

Tratto dal programma d’azione del Partito Comunista: http://www.partitocomunista.ch/tabu/

iconLotta all’inquinamento dell’aria!

• Noi vogliamo il trasporto pubblico gratuito per studenti, apprendisti, e persone in AVS/AI. Esso può essere finanziato tramite un contributo fiscale di quelle aziende di medio-grandi dimensioni. E’ necessaria un’estensione dell’offerta del trasporto pubblico con corse più frequenti nelle regioni periferiche.

• Noi vogliamo la cantonalizzazione delle aziende di trasporto comunali e regionali e la creazione di un ente cantonale dei trasporti.

• Noi vogliamo una mobilità sostenibile, con una maggiore integrazione tra mezzi pubblici e privati, a partire da un’estensione delle piste ciclabili.

• Noi vogliamo una via fluviale fra Locarno e Venezia per alleggerire il traffico pesante sull’autostrada A2, aprendo prospettive commerciali e occupazionali collegando – attraverso il porto di Venezia – il Canton Ticino al progetto di Nuova Via della Seta cinese.

iconPer una gestione sostenibile dello smaltimento dei rifiuti!

• Noi vogliamo delle analisi periodiche dell’impatto delle nanoparticelle prodotte dalla termovalorizzazione dei rifiuti su ambiente e salute.

• Noi vogliamo lo spegnimento dell’inceneritore dei rifiuti di Giubiasco!

• Noi vogliamo una strategia cantonale che promuova nuovi modelli di business atti a trasformare i rifiuti prodotti in risorse, promuovendo così una economia circolare.

• Noi vogliamo che per ogni manifestazione ed evento su suolo pubblico che necessita di autorizzazione, sia obbligatorio l’uso di bicchieri e stoviglie riutilizzabili multiuso oppure monouso compostabili o riciclabili.

iconSovranità alimentare e “piano del cibo”!

• Noi vogliamo che si raggiunga la sovranità alimentare, cioè un modello di giusta retribuzione dei prodotti dell'agricoltura e che favorisca la produzione locale.

• Noi vogliamo la sensibilizzazione ad una dieta sostenibile in tutte le strutture pubbliche (ospedali, scuole, ecc.).

• Noi vogliamo la creazione di un “banco alimentare” pubblico per la distribuzione di derrate alimentari fresche che, oltre alla lotta allo spreco, funga da luogo di incontro fra i produttori diretti e le famiglie a basso reddito.

iconSostenibilità e sovranità energetica!

• Noi vogliamo una sovranità energetica che preveda il sostegno alla produzione indigena di energia da fonti rinnovabili e l’obbligo di utilizzare elettricità proveniente dalla stessa. L’importazione dall’estero dovrà avvenire solo in caso di necessità.

• Noi vogliamo che venga aumentata la percentuale di approvvigionamento dell’AET da fonti di energia pulita.

• Noi vogliamo un Fondo di ricerca per affrontare il cambiamento climatico in Ticino sfruttando le esigenze di un Cantone a vocazione agricola e le eccellenze dei poli tecnologici e di ricerca (dalla SUPSI alla Scuola agraria di Mezzana).

• Noi vogliamo che si superi la dipendenza dal turismo di massa, per abbracciare invece un turismo al passo con i tempi: che valorizzi la bellezza, rispettoso del territorio e delle tradizioni.

iconFavorire la partecipazione popolare e l’integrazione degli immigrati!

• Noi vogliamo che si riconosca il diritto di voto ai 16enni e, a livello comunale, anche agli stranieri titolari del permesso C.

• Noi vogliamo - anziché “consigli comunali dei giovani” non rappresentativi e privi di alcuna valenza decisionale - l'estensione dei diritti di partecipazione dei giovani nelle scuole e sui posti di tirocinio, nonché la promozione della partecipazione diretta delle ragazze e dei ragazzi in attività sociali attraverso un’estensione dei congedi giovanili.

• Noi vogliamo che la democrazia diretta non sia appannaggio solo delle grandi organizzazioni che dispongono di molti mezzi: occorre quindi che, in sintonia con la media degli altri cantoni, siano garantiti tempi più lunghi per raccogliere le firme e una diminuzione del numero di sottoscrizioni necessarie per referendum e iniziative popolari a livello cantonale.

• Noi vogliamo il lancio di un programma gratuito destinato all’integrazione dei migranti, che sia orientato soprattutto all'acquisizione della padronanza della lingua italiana scritta e parlata, e che integri un’informazione sull’insieme dei diritti e doveri sociali e civili.

iconTrasparenza nell’amministrazione!

• Noi vogliamo che si impedisca agli amministratori di enti pubblici di avere il minimo interesse nel settore privato, contrastando quindi il cumulo di mandati fra pubblico e privato.

• Noi vogliamo una Corte dei Conti quale autorità cantonale indipendente atta a controllare l’utilizzo di tutto il denaro pubblico secondo principi di legalità e compatibilmente all’uso parsimonioso delle risorse.

• Noi vogliamo la reintroduzione del Servizio di Controllo Interno come strumento atto a evitare fenomeni di corruzione all’interno dell’Amministrazione.

• Noi vogliamo il diritto per i consiglieri comunali, i deputati in parlamento e i sindacalisti di tutelare le proprie fonti, qualora utilizzate per una questione di interesse pubblico nell’ambito dell’esercizio delle proprie funzioni.

• Noi vogliamo che si istituisca l’obbligo immediato di pubblicazione delle commesse pubbliche attribuite dall’Amministrazione.

iconPromuovere una sicurezza democratica, proporzionata e preventiva!

• Noi vogliamo l'approfondimento del contenuto della formazione dei poliziotti, specialmente in materia di etica e di diritto, per diminuire al massimo situazioni di abuso d’autorità.

• Noi vogliamo l’istituzione di una istanza giudiziaria indipendente incaricata di ricevere ed esaminare le denunce dei cittadini contro presunti abusi di Polizia: in Svizzera non esiste infatti alcuna indipendenza interna dei tribunali penali rispetto alle forze dell’ordine e al Ministero pubblico.

• Noi vogliamo una netta regolamentazione delle agenzie di sicurezza private e una formazione più ampia degli agenti: occorre il divieto di fare capo a tali agenzie in ambiti sensibili e soprattutto è necessario impedire ai Comuni e al Cantone di esternalizzare ad esse l’esecuzione di atti di autorità di competenza della forza pubblica.

• Noi vogliamo che si istituisca in tutti i comuni la figura dell’operatore sociale di prossimità, incaricato di monitorare preventivamente e conseguentemente affrontare i fenomeni di disagio giovanile che aumentano nel contesto di una società sempre più individualistica.

iconEstendere la giustizia rendendola accessibile a tutti!

• Noi vogliamo l’istituzione di un Tribunale cantonale del Lavoro, chiamato a intervenire su tutte le controversie in materia di contratto fra salariati e padronato. Esso deve essere gratuito per i lavoratori e concludere i procedimenti in tempi brevi.

• Noi vogliamo che i diritti siano noti ed applicati anche nelle scuole e nei posti di lavoro: studenti e apprendisti in particolare necessitano di uno “Statuto dei diritti degli allievi” che estenda l’attuale scarna legislazione scolastica in senso democratico e partecipativo.

• Noi vogliamo la gratuità della procedura giudiziaria per le azioni derivanti da contratti conclusi con consumatori e inquilini, nonché l’estensione del gratuito patrocinio tramite la dispensa delle spese ripetibili per il suo beneficiario.

• Noi vogliamo l’estensione della Legge sul riciclaggio di denaro ad avvocati e notai e il rialzo delle comminatorie di pena massime a livello di codice penale per tali reati. Occorre anche una maggiore trasparenza del registro fondiario, dove dovrebbe figurare pubblicamente non solo il proprietario ma anche il beneficiario effettivo di un dato immobile, così come il suo prezzo di acquisto.