È giunto il momento di immaginare una società diversa, a misura di cittadine e cittadini senza alcun tipo di distinzione. Ciò significa garantire i diritti fondamentali: una scuola di qualità; delle cure sanitarie accessibili a tutti nel rispetto dei pazienti e dei lavoratori; dei piani di alloggio pubblici che garantiscano a tutti una casa dignitosa e combattano la speculazione edilizia e il caro affitti; dei diritti chiari e definiti per gli studenti, gli apprendisti, e le persone in formazione. Non è più possibile pensare la società come un insieme di compartimenti stagni: il benessere sociale della popolazione deve estendersi dalla salute al lavoro, dalla formazione alle cure, dall’assistenza agli alloggi, dalla possibilità di intessere relazioni sociali soddisfacenti a un servizio pubblico che si faccia garante di eguali possibilità e della sicurezza sociale.

La pace, il rispetto reciproco, la conoscenza del diverso, la consapevolezza delle proprie radici si costruiscono anche a partire dalla cultura. Con le nostre proposte tocchiamo temi trasversali il cui scopo comune è volto all’inclusione, alla vivacità intellettuale e al superamento dei pregiudizi. Nel concreto vogliamo mettere a disposizione di tutta la popolazione gli strumenti per relazionarsi e interpretare le culture dei paesi emergenti (BRICS), per sviluppare i propri interessi, per valorizzare il patrimonio culturale locale in termini di storia e di artisti, per superare i limiti sociali e familiari che ingabbiano ancora la donna.

Tratto dal programma d’azione del Partito Comunista: http://www.partitocomunista.ch/tabu/

iconRealizziamo un’urbanistica sociale!

• Noi vogliamo che gli appartamenti sfitti da più di 12 mesi siano affittati a pigione moderata. In alternativa, si preveda una tassazione degli stessi.

• Noi vogliamo la creazione di un organo di vigilanza pubblica che gestisca l’assegnazione degli alloggi a pigione moderata e che controlli la qualità degli immobili e la provenienza dei capitali legati a grandi progetti edilizi con l’obiettivo di evitare fenomeni speculativi.

• Noi vogliamo l’aumento degli appartamenti protetti pubblici per anziani autosufficienti con pigione in base alle capacità finanziarie della persona, e la distribuzione di appartamenti accessibili alle giovani coppie e ai giovani soli fuori dal nucleo familiare d’origine, vincolando ad esempio gli investimenti delle casse pensioni.

• Noi vogliamo che, nel quadro della politica dell’alloggio popolare, si conceda allo Stato il diritto di acquistare in via prioritaria i fondi (terreni e beni immobili) che sono oggetto di vendita (diritto di prelazione).

iconDemocratizziamo la scuola pubblica!

• Noi vogliamo estendere l’obbligatorietà scolastica fino all’ottenimento di un diploma di grado secondario superiore.

• Noi vogliamo porre fine alle disuguaglianze tra le sedi scolastiche comunali: occorre una sovrintendenza cantonale degli standard minimi a livello strutturale, degli spazi ricreativi, delle mense, dei doposcuola, del supporto pedagogico e dell’offerta didattica.

• Noi vogliamo la rivalorizzazione della formazione professionale: rafforzamento della preparazione dei docenti delle scuole professionali, potenziamento della formazione culturale degli apprendisti e parificazione delle vacanze fra studenti e apprendisti (10 settimane).

• Noi vogliamo il diritto allo studio e alla vivibilità a scuola: rafforzamento delle borse di studio; diminuzione dei costi della formazione (rette scolastiche, materiale didattico, gite di studio, ecc.); ampliamento delle opportunità di mobilità scolastica e professionale. Classi a misura di allievo e di insegnante: massimo 18 allievi per classe, potenziamento del sostegno pedagogico nelle scuole medie.

iconCure sanitarie accessibili a tutti!

• Noi vogliamo l’introduzione di una cassa malati unica, pubblica e con premi calcolati in base al reddito e alla sostanza.

• Noi vogliamo un’assicurazione pubblica cantonale per tutti i residenti atta a coprire le spese delle cure dentarie che non sono incluse nelle prestazioni della Legge federale sull'assicurazione malattie (LAMal).

• Noi vogliamo il potenziamento dell’offerta dei pronti soccorsi pubblici, migliorando le condizioni di lavoro del personale.

• Noi vogliamo un concetto nuovo di salute, che consideri un miglioramento delle condizioni ambientali, la prevenzione degli infortuni sul lavoro, l’abbassamento dell’età pensionabile e la diminuzione degli orari settimanali, la promozione di un’alimentazione sana ed eco-sostenibile, nonché l’informazione medica alla popolazione.

iconInnoviamo la socialità!

• Noi vogliamo l’adozione di un piano cantonale per lo sviluppo dell’offerta pubblica degli asili nido, creando e potenziando strutture di qualità con personale formato.

• Noi vogliamo la cantonalizzazione dei servizi di assistenza a domicilio per persone anziane (Spitex) e un piano di rinnovamento delle case anziani.

• Noi vogliamo l’inclusione delle persone con disabilità che desiderano un’occupazione nel settore pubblico, con adeguate garanzie circa le condizioni di lavoro. Garanzia dei diritti sociali e civili, revisione architettonica e urbanistica a misura di tutti.

• Noi vogliamo il congedo parentale garantito per il complesso del nucleo familiare.

iconLa cultura come strumento per valorizzare il nostro territorio!

• Noi vogliamo la creazione di un osservatorio sull’italofonia e un centro di cultura italiana, valorizzando il Canton Ticino come meta di studio e ricerca.

• Noi vogliamo una rete capillare di case delle associazioni sul territorio cantonale che offrano, a pigione simbolica, spazi di lavoro e di esposizione alle associazioni no-profit della società civile. Vogliamo che le associazioni giovanili e studentesche possano usufruire gratuitamente di aule scolastiche adibite a tale scopo: le scuole devono diventare centri di cultura intrecciati al territorio.

• Non vogliamo solo il LAC come unico grande centro culturale del Cantone, ma un sostegno pubblico più forte alle realtà e alle associazioni culturali attive nelle periferie del cantone, così come a gruppi musicali, compagnie teatrali ed artisti emergenti. In questo senso il Cantone dovrebbe attivarsi per mettere in rete le varie iniziative culturali sviluppatesi negli ultimi anni, prevedendo più forme di sostegno finanziario e logistico.

iconLa cultura come mezzo per rafforzare l’amicizia tra i popoli!

• Noi vogliamo che si offra l'insegnamento opzionale delle lingue dei paesi emergenti (in primis il russo e il cinese) nell’ambito della scuola pubblica.

• Noi vogliamo che si intensifichino le opportunità di scambio e di soggiorno di studenti e apprendisti con altri paesi.

• Noi vogliamo che si istituisca un Ufficio per le relazioni culturali presso la Divisione della cultura.

iconPer una cultura della parità di genere!

• Noi vogliamo la creazione di un ispettorato del lavoro sulle discriminazioni salariali di genere, con un’ispettrice ogni 5’000 lavoratrici, nell’ottica di avanzare verso la parità.

• Noi vogliamo l’introduzione di un congedo parentale di 42 settimane come avviene in Norvegia. La parità si ottiene anche non confinando i genitori in ruoli sociali stereotipati!

• Noi vogliamo una prevenzione concreta della violenza domestica e dei femminicidi attraverso un sostegno alle strutture di rifugio esistenti per donne maltrattate, l’istituzione di servizi d'ascolto e aiuto per uomini violenti, la condanna di manifestazioni sessiste sui media e nel dibattito pubblico, la denuncia automatica nei pronti soccorsi in caso di arrivo di un coniuge vittima di maltrattamenti.

• Noi vogliamo una efficace sensibilizzazione nelle scuole al rispetto tra i generi e agli orientamenti sessuali. Vogliamo una scuola che valorizzi le capacità delle allieve e degli allievi indipendentemente dall’appartenenza di genere, dando maggiore risalto alle spesso trascurate figure storiche femminili in ogni campo del sapere.

iconUna cultura accessibile a tutti!

• Noi vogliamo l’accesso libero e gratuito alla cultura, soprattutto per i giovani: musei, mostre, festival letterari, eventi artistici pubblici.

• Noi vogliamo che si favorisca l’accesso dei giovani alla letteratura: per questo proponiamo l’introduzione di uno sconto generalizzato del 30% sull’acquisto di libri da parte di giovani in formazione.

• Noi vogliamo che il Cantone incentivi, direttamente attraverso l’Ufficio dei giovani e la Legge sul sostegno e il coordinamento delle attività giovanili e, indirettamente attraverso la concessione gratuita di spazi pubblici adibiti allo scopo, l’attività di associazioni giovanili senza scopo di lucro che promuovono eventi e manifestazioni di carattere gratuito (concerti, mostre, dibattiti, conferenze,...).

• Noi vogliamo un potenziamento dei punti di accesso pubblico e gratuito a internet.