
Il sistema di Berna ha il pregio di poter promuovere facilmente i comportamenti virtuosi: un rivenditore che offre bicchieri, posate e piatti riutilizzabili – facendo ad esempio pagare un deposito per incentivare i consumatori a restituirli -, oppure che organizza campagne di sensibilizzazione contro il problema dell’eccessivo consumo di plastica mono-uso, potrà essere esonerato dalla tassa causale. Sarà premura di OKKIO di preparare nelle prossime settimane una bozza di progetto per il Ticino e sottoporla ai nuovi Gran Consiglieri appena entrati in carica per verificare chi fra loro è favorevole a richiedere una modifica del Regolamento d’applicazione alla LPAMb.
I costi di smaltimento per il littering, così come quelli generali di gestione dei rifiuti nelle zone pubbliche, non dovrebbero ricadere indistintamente su tutti i contribuenti, ma bensì dovrebbero essere finanziati attraverso il principio di causalità: chi inquina paga. In attesa che il progetto della Città di Berna possa superare la fase di consultazione, esso ha già avuto il merito di riportare all’opinione pubblica svizzera il problema ecologico e finanziario della diffusione incontrollata di materiali usa-e-getta. Ci attendiamo che i politici particolarmente attenti alle questioni ambientali possano attualizzare al più presto questa iniziativa alla realtà ticinese, così da riempire il vuoto di idee sulle questioni ambientali che, salvo alcune eccezioni, contraddistingue questa campagna elettorale.
Per l’ambiente: frenare l’usa-e-getta!