Di Alessandro Lucchini e Massimiliano Ay, consiglieri comunali del Partito Comunista a Giubiasco e Bellinzona
Alle prossime elezioni comunali di Bellinzona, il Partito Comunista si presenta all’interno della lista “Unità di Sinistra” con candidati progressisti indipendenti e con esponenti del Partito Socialista. E’ in questo modo che ribadiamo la vocazione unitaria dei comunisti: da un lato perché riteniamo opportuno – soprattutto in questa prima elezione del polo cittadino – non dare spazi alla destra: è insomma importante che si parta col piede giusto nel cementare i primi mattoni alla base del processo di formazione della nuova realtà urbana aggregata. Ha prevalso in noi quindi il senso di responsabilità nell’ottica del benessere della cittadinanza, piuttosto che la mera visibilità di Partito.
Pur mantenendo quindi l’identità e l’indipendenza dei comunisti, la nostra è disponibilità a lavorare assieme al PS (e assieme anche ai Verdi per l’Esecutivo) sui punti che ci accomunano. Il nostro ragionamento si basa peraltro anche sulla volontà di provare a incidere nella realtà cittadina: possiamo decidere di limitarci a urlare a mo’ di slogan alcune rivendicazioni, oppure possiamo provare a spingere per la loro concretizzazione. Abbiamo preferito quest’ultima via! A partire da almeno due ambiti: non solo la difesa dell’Ospedale pubblico e della medicina di prossimità con il suo potenziamento in ambito specialistico e di ricerca in sinergia con il futuro polo biomedico; ma anche la difesa delle Officine FFS, il cui centro di competenze deve diventare il nucleo propositivo di uno sviluppo industriale lungimirante.
Nel contesto degli assi di riferimento della lista dell’Unità di Sinistra, i candidati comunisti avranno quindi alcune priorità su cui intendono lavorare. In primis si faranno promotori di un ragionamento di sviluppo a medio-lungo termine, incentrato sulla programmazione d’investimenti pubblici capaci di favorire l’insediamento di piccole e medie aziende innovative, ad alto valore aggiunto, che rispettino elevati standard sociali, garantendo sia la loro connessione in rete sia la connessione con i centri di ricerca. Attenzione sarà data alla promozione di commissioni di quartiere che diano voce a tutto il territorio della nuova città, garantendo ai cittadini non solo di essere ascoltati e coinvolti, ma anche di poter promuovere attività ed eventi, favorendo così la partecipazione attiva e l’aggregazione. Non da ultimo, come nuova grande città sarà necessario gettare lo sguardo anche oltre cantone e oltre il territorio nazionale: sarà importante aprirsi ai paesi emergenti, valorizzando nuove forme di gemellaggio in ambito culturale ed economico.
E’ una strada di rinnovamento della sinistra, sulla quale noi continueremo con pragmatismo e senza illusioni, ma anche con tanta determinazione.